"‹Angelo Conti Rossini, a cent'anni dalla nascita di uno dei più grandi chef ticinesi
Angelo Conti Rossini, a cent'anni dalla nascita di uno dei più grandi chef ticinesi
Il sindaco Roberto Ponti, che fu suo collega in Municipio: "Grazie alla sua personalità forte ed esuberante riusciva a metterci tutti d'accordo"
Angelo Conti Rossini è senza dubbio uno dei brissaghesi più celebri e celebrati. Nacque un secolo fa, il 31 luglio 1923. Morì a soli settant'anni in sella alla sua bici domenica 21 marzo 1993, a Porto Val Travaglia, stroncato da un attacco cardiaco mentre faceva il giro del lago.
"I miei primi ricordi dell'Angelo risalgono a quando ero ancora bambino - racconta il sindaco Roberto Ponti -: mio padre era un artigiano antiquario e aveva fatto alcuni lavori per lui. L'Angelo e sua moglie Miriam erano amici di famiglia. Nel 1990 sono entrato in Municipio e me lo sono ritrovato come collega".
Ponti lo descrive come un uomo dinamico, con conoscenze e relazioni incredibili ad ogni livello, cantonale, federale, internazionale: "Ricordo che una sera nel suo ristorante arrivò il Consiglio federale in corpore. In qualità di municipale aveva progettato una rete per portare il gas a Brissago dall'Italia ed era arrivato a un passo dalla meta... Grazie alla sua personalità forte ed esuberante, in Municipio riusciva a metterci tutti d'accordo. E per Brissago, beh… si era creato una fama talmente grande che ha onorato e ancora onora il nostro Comune".
Anarchico Â- il "Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera" lo definisce "forse il più celebre cuoco che il Ticino abbia mai avuto" - ma di fede socialista, Conti Rossini venne eletto in Municipio nel 1988. Per inciso, suo fratello maggiore, Cesarino, panettiere e pasticcere come il padre, fu sindaco di Brissago per ben 18 anni.
Figlio d'arte - il padre Cesare era oste e panettiere, la madre Stella provetta cuoca - è stato uno dei più grandi chef ticinesi, se non il più grande. Al termine di un lungo tirocinio in cucine prestigiose rilevò dai genitori il Giardino, il ristorante che successivamente chiamò Agorà e che ancora oggi si affaccia sul Muro degli Ottevi. Nel dicembre del 1968 la Guida Michelin gli attribuì le 2 Stelle della buona tavola, un riconoscimento d'eccezione, che nessuno chef ticinese ha più ottenuto da allora.
Oggi le 2 Stelle in Ticino le hanno Marco Campanella - chef della Brezza, il ristorante dell'Hotel Eden Roc di Ascona, ma che è di origine pugliese e si è formato nel ristorante dei genitori sul Lago di Costanza - e Rolf Fliegauf, nato in Germania, chef dell'Ecco, il ristorante dell'Hotel Giardino, sempre ad Ascona.
E quando verso la metà degli anni Ottanta si trasferì ad Ascona, portando con sé le 2 Stelle, Angelo Conti Rossini approdò proprio al Giardino, che era appena stato inaugurato. Gestì la cucina dell'Hotel per tre anni, poi tornò nella sua Brissago e aprì l'Agorà. Tornò a fare l'oste, proponendo piatti più semplici, ma sempre caratterizzati dal tocco sopraffino del grande chef. Diede anche vita a una Scuola di cucina, nella quale accoglieva clienti e amici desiderosi di imparare i segreti della sua arte.
Oltre alle 2 Stelle, negli anni Settanta l'Angelo ottenne anche la Poêle d'or della GaultMillau, la Clé d'or del Comité National de gastronomie, e il Mérite agricole assegnatogli dal Ministero francese dell'agricoltura.
Nel 2018 lo chef Andrea Trinca ha ripreso la gestione dell'Agorà e, superata l'iniziale "ansia da prestazione" legata al confronto con il Maestro - "che poi si è trasformata nell'orgoglio di rendergli omaggio" -, ha deciso di riproporre alcuni piatti di Conti Rossini. "La sua - spiega - era la cucina che si faceva una volta e che secondo me è la più buona che esiste, una cucina di vecchia scuola francese, bella pesante e gustosa come piace a me. Ora il pesce al vino rosso, le crocchette di animella, le quaglie ripiene… non posso più toglierle dalla carta. E diversi clienti che frequentavano il ristorante dell'Angelo mi hanno detto: ma che bei ricordi ci hai suscitato! E io mi son detto che alla fine la cucina è semplice, basta metterci una buona tecnica e tanta passione, ma qui, in questa cucina, la passione nasce da sola".